Dal 31 ottobre al 3 novembre i ragazzi di Calderino sono andati in ritiro in una casa presso il Santuario di Calvigi: questo è un resoconto della loro esperienza.
Salve a tutti siamo i ragazzi della parrocchia di Calderino e vorremmo raccontare la nostra esperienza al santuario della Madonna di Calvigi, vicino a Granaglione, ai piedi del Corno alle Scale, così che il nostro weekend all’insegna della natura possa essere di esempio e di ispirazione per i lettori, che spero apprezzino anche la lettura di questo piccolo resoconto.
Dopo un’organizzazione di diversi mesi, siamo partiti nel pomeriggio di giovedì 31 ottobre dal piazzale della nostra parrocchia con auto guidate da componenti del nostro gruppo, da genitori e da alcune gentili (e coraggiose) signore della parrocchia (Loredana, Piera e Laura) che ci hanno portato a destinazione.
Dopo quasi due ore di guida siamo arrivati al santuario, a picco sulla montagna e adiacente ad una casa con 7 stanze multi letto, 3 bagni, una cucina molto grande e fornita, una sala in cui siamo riusciti comodamente a starci in 35, una dispensa e un camino; inoltre comprende un giardino e un piccolo portico.
Appena arrivati ci siamo divisi nelle stanze, poi alcuni sono andati a fare da mangiare, alcuni a raccogliere le castagne lì vicino, alcuni hanno acceso il fuoco, tutto in un’atmosfera di gioia e frenesia perché tutti sono felici tra gli amici e soprattutto con 4 giorni senza scuola davanti.
Abbiamo cenato con ottimo cibo gentilmente preparato dal gruppo delle cuoche di Calderino, che ringraziamo tanto, poi ci siamo vestiti per fare festa, abbiamo messo la musica e giocato tutti assieme.
Nei giorni seguenti, divisi in quattro squadre abbiamo giocato, fatto una camminata, visitato Granaglione, pranzato e cenato autonomamente preparandoci i pasti e, con grande merito a Samuele, abbiamo fatto delle riflessioni a proposito di tre argomenti diversi: corpo, anima e spirito, di cui abbiamo parlato discutendone con tutto il gruppo e ascoltando Samuele e Emmanuele, un ragazzo che è venuto apposta per parlarci di fede e spirito.
Le sere invece, sempre con lo scoppiettio del camino acceso di sottofondo, abbiamo organizzato giochi assieme come “Lupus in fabula” o “Cena con delitto” ispirato a “Dieci piccoli indiani” il famoso romanzo di Agatha Christie,.
Al termine della giornata andavamo in chiesa per un resoconto della giornata e una preghiera prima di andare a dormire.
Domenica sono arrivati Don Giuseppe e Loredana che hanno mangiato con noi e al pomeriggio abbiamo partecipato alla messa celebrata da Don Giuseppe.
Infine alla sera, abbiamo riordinato e pulito le stanze, preparato le valige e siamo tornati a casa stanchi ma molto felici.
Oltre che dal divertimento, dalla natura, dalla creatività e dall’amicizia, le tre giornate trascorse insieme sono state caratterizzate anche da momenti di riflessione e di preghiera in cui abbiamo potuto concentrarci su noi stessi e sulle tre parti fondamentali che contraddistinguono ognuno di noi: il corpo, l’anima e lo spirito.
Durante la prima giornata abbiamo riflettuto sul corpo e sulla sua importanza: abbiamo concluso che esso è parte di noi e in quanto tale deve essere valorizzato; non dobbiamo inibire le nostre esigenze sensibili trattenendoci dall’esprimere la nostra interiorità attraverso il corpo e allo stesso tempo non dobbiamo nemmeno manifestare esteriormente più di quanto realmente corrisponda alle nostre intenzioni. San Paolo ci ha dato importanti spunti per le riflessioni riguardo al corpo. Nella prima lettera ai Corinzi, scrive infatti così: “Non può l’occhio dire alla mano «Non ho bisogno di te»”. Ciò insegna che ogni componente del corpo ha una propria dignità che va rispettata.
Il secondo giorno ci siamo dedicati alla riflessione sulla seconda parola del nostro ritiro, l’anima. Per prima cosa abbiamo visto che essa è composta da tre parti fondamentali: la memoria, l’intelletto e la volontà. Ci siamo quindi impegnati per cercare di capire in cosa consiste l’anima e in cosa differisce dallo spirito, perché abbiamo visto che in realtà si tratta di due cose ben diverse l’una dall’altra, contrariamente a quanto siamo abituati a pensare. Durante la riflessione abbiamo inoltre cercato di concentrarci sui bisogni dell’anima di ciascuno di noi e in gruppetti abbiamo tentato di individuare una canzone correlata. A proposito dell’anima, la sera abbiamo guardato un film intitolato “Soul”.
Il terzo giorno è stato nostro ospite Emmanuele Magli, un giovane ragazzo e insegnante di religione. Ci ha parlato un po’ dello spirito e ha cercato di spiegarci alcuni punti secondo lui importanti per poter vivere bene: la preghiera, la parola di Dio, e l’amicizia. Riguardo alla preghiera ci ha detto che fondamentalmente ci sono due tipi di preghiera, quella di ringraziamento e quella di richiesta di aiuto, a cui si potrebbe aggiungere quella di scusa. A proposito di ringraziamento ci ha suggerito di cercare di trovare almeno per una settimana tre cose per cui chiedere grazie ogni sera, in modo tale da cambiare la nostra visione del mondo, migliorandola. Per quanto riguarda la parola di Dio, ci ha detto che il modo migliore per poterla ascoltare è proprio andare a Messa. Infine ci ha parlato dell’amicizia e di quanto sia importante che essa sia autentica e sincera.
L’ultimo importante momento di riflessione in cui siamo entrati in contatto con noi stessi è stata la Messa, celebrata da don Giuseppe.
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